La parola smartworking ci porta alla mente i brutti ricordi del lockdown e del coronavirus, eppure è già da molti anni, grazie all’avvento di internet, che si parla sempre di più di telelavoro. E se hai letto i nostri 8 buoni motivi per trasferirti alle Canarie, magari un pensierino lo stai facendo per davvero. Cosa ti serve per fare il tuo lavoro comodamente seduto al chiringuito sulla Playa de Las Teresitas?
I Nomadi Digitali e lo smartworking
Da qualche anno il fenomeno dei Nomadi Digitali in giro per il mondo è cresciuto incredibilmente, si tratta soprattutto di freelancer, molti dei quali lavorano nel mondo dei servizi digitali. Ma di fronte alla necessità di stare a casa derivata dalla crisi sanitaria, anche molti uffici pubblici hanno messo i propri dipendenti a “telelavorare”. Ha creato scalpore (e anche qualche polemica) il caso di quella dirigente sanitaria dell’ASL di Trento che lavorava in Smartworking proprio dalle Isole Canarie. Eppure se il tuo datore di lavoro ti offre questa possibilità, per quale razza di motivo dovresti rimanertene chiuso in casa a Milano, a Roma, a Napoli o Bari, tanto per fare degli esempi, piuttosto che metterti il costume e le infradito sotto il sole cocente di Tenerife?
Coworking e Risorse utili
Naturalmente lavorare a distanza implica l’utilizzo di determinati servizi, primo fra tutti un’ottima connessione ad internet. Magari in un bel coworking che ti offre anche uno spazio di lavoro, con una scrivania, internet fibra, proprio a due passi dal centro o dalla spiaggia o dal campo da golf, se ti piace giocare. Se sei invece un tipo da “tranquillo, mi basta un tavolino al baretto, vista mare”, è sufficiente dotarsi di buon paio di auricolari, e preferibilmente di un modem 4G (esistono diverse compagnie, alcune molto economiche, con 40GB di internet a 20 euro al mese e chiamate nazionali ed internazionali illimitate).
Avrai capito che lo smartworking a Tenerife non solo è possibile, ma è già una realtà. E se hai qualche domanda o consiglio, non esitare a contattarmi.
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